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Prevenzione

L'igiene orale
L'igiene orale rappresenta una corretta forma di prevenzione; ovvero, vuol dire abituarsi a compiere dei gesti quotidiani, ad utilizzare nel giusto modo tutti gli strumenti ed i presidi idonei a salvaguardare la salute dei denti e della bocca. Tra denti e gengive, infatti, proliferano diverse specie di batteri, che in presenza degli zuccheri degli alimenti proliferano con maggiore velocità e possono dare origine a placca, carie, alitosi, tartaro.


Ecco una breve presentazione degli strumenti idonei a consentire un'adeguata ed efficiente igiene orale

Spazzolino
E' uno dei presidi fondamentali; oltre a quello classico esistono lo spazzolino elettrico e quello monociuffo. Ogni tipo di spazzolino può pulire solo le superfici masticatorie, linguali e laterali; le superfici interdentali, altrettanto importanti devono essere pulite con altri strumenti e presidi da affiancare allo spazzolino, tra i quali vanno ricordati il filo interdentale, lo spazzolino interdentale o scovolino, l'dropulsore (qui di seguito definiti).

Come deve essere?
piccolo, con poche fibre, per essere più maneggevole ed accessibile a tutte le superfici dentali; in fibre di nylon, cioè sintetiche, a rigidità media con punte arrotondate, così da essere igienico, efficace, ma non traumatico; le fibre naturali sono sconsigliate poichè sono terreno fertile per i batteri; dopo l'utilizzo è consigliabile sciacquare con acqua fredda e lasciare asciugare la testina all'aria, nel classico bicchiere, per non avere accumuli di umidità.

Come si usa?
Alcune semplici regole vanno seguite per rendere efficace ogni utilizzo:
non tenere i denti serrati, per evitare di spostare la placca da un'arcata all'altra;
spazzolare l'arcata superiore dall'alto verso il basso e l'arcata inferiore dal basso verso l'alto, in altre parole spazzolare dalla gengiva verso il dente per favorire la rimozione della placca;
non dimenticare le parti interne, da pulire anch'esse in profondità; è importante pulire le superfici di tutti i denti, anche quelle masticatorie di entrambe le arcate; può essere utile e pratico guardarsi allo specchio, non avere fretta (tempo consigliato almeno tre minuti) per evitare spazzolate troppo energiche e rischi di abrasioni dello smalto;
è buona norma pulire i denti dopo ogni pasto e la sera prima di coricarsi.

Lo spazzolino elettrico
Rispetto al tradizionale, massaggia le gengive in modo più completo, ma deve essere usato con uguale frequenza e modalità di quello tradizionale. Non è traumatico e può essere consigliato a persone con scarsa manualità , quali anziani, handicappati, bambini.

Spazzolino monociuffo
caratterizzato dalle ridotte dimensioni della testina, permette di raggiungere le zone più difficili, per esempio tra denti non allineati o negli attacchi degli apparecchi di ortodonzia

Filo interdentale
E' costituito da filamenti intrecciati di seta o nylon; ne esistono soprattutto due tipologie. Cerato: in questo caso vi è applicato in superficie uno strato di materiale cerato;  si utilizza nelle zone con stretto contatto interdentale, ed è consigliabile a chi è poco pratico dell'uso non cerato.

Come si usa?
Va usato preferibilmente la sera, seguendo alcune semplici modalità: tagliare 25-30 cm di filo; questo va arrotolato nel dito medio di entrambe le mani ed applicato ai denti usando gli indici e/o i pollici; le dita devono essere vicine tra loro per controllare meglio i movimenti del filo ed abbracciare bene la base dei denti.

Spazzolino interdentale o scovolino
ha una forma cilindrica ed è montato su un supporto che funge da manico; va utilizzato soprattutto negli spazi interdentali e per pulire efficacemente molari e premolari; deve essere usato sempre con delicatezza, senza forzare il passaggio in aperture troppo strette, facendolo passare più volte in ogni interspazio; può essere imbevuto di collutorio per assumere così un'azione antimicrobica.

Idropulsore
E' uno strumento che getta spruzzi d'acqua, simulando l'azione di una doccia per la bocca; si affianca al filo interdentale ed allo spazzolino ed è molto efficace nell'allontanare i residui di cibo; attraverso di esso può essere veicolato un collutorio per avere anche un'azione disinfettante. Soltanto dopo un buon spazzolamento può essere utilizzato il dentifricio, per un'azione detergente ed antibatterica

Dentifricio
Va usato come complemento allo spazzolino, aggiunto ad esso subito dopo lo spazzolamento a secco. Esiste in diverse formulazioni, tra le quali le più comuni sono pasta e gel. Le principali categorie di dentifrici in commercio sono: Per denti sensibili (rendono i denti meno sensibili al freddo), anticarie, antiplacca (contenenti clorexidina, che agisce sui batteri, riducendo i depositi di placca; la clorexidina può essere usata per brevi periodi perché l'abuso può portare a pigmentazione del dente), Sbiancanti (contengono sostanze abrasive, che se usate in eccesso possono provocare danni allo smalto)

Collutorio
E' un liquido da usare per sciacqui della bocca come coadiuvante degli altri presidi sopra descritti. Si può usare puro o diluito secondo i tipi e le modalità. I collutori possono avere un'azione disinfettante, detergente ed anche medicata, come quelli che contengono clorexidina, sempre da usare dietro consiglio del medico o del farmacista, poiché l'abuso può portare a pigmentazione del dente (in maniera comunque reversibile al termine dell'uso).

Pulizia della lingua
La lingua presenta molti più batteri delle arcate dentarie: batteri responsabili di carie , tartaro, placca, gengiviti, alitosi ed altri tra cui l'Helicobacter Pylori. La saliva e la respirazione portano questi batteri sulle arcate dentarie per cui la sola pulizia dei denti risulta parzialmente efficace. Recenti studi dimostrano che la causa dell'alito pesante risiede per il 75-85% dei casi, nella scarsa igiene orale ed in particolare nella mancata pulizia della superficie della lingua. Lo spazzolino da denti non permette una sufficiente pulizia: le setole si piegano e la conformazione dello spazzolino non permette di raggiungere la parte retrostante della lingua che necessita maggiormente di pulizia. Per pulire bene e a fondo la lingua esistono specifici presidi, detti puliscilingua. Sono utilizzati per un'accurata pulizia della lingua anche nella parte più disagevole, ed agiscono senza provocare irritazioni alle papille gustative, grazie al tipo di materiale usato, che evita il conseguente affievolimento progressivo delle capacità gustative stesse. Uno specifico puliscilingua è in grado di pulire circa il 50% in più dello spazzolino. 

Per saperne di più:
Placca: è una pellicola che si forma sul dente nella quale proliferano i batteri responsabili della carie; se non spazzolata adeguatamente provoca carie, alitosi, gengiviti…
Gengive sensibili (gengivite): infiammazione delle gengive che diventano rosse e gonfie a causa dell'accumulo della placca.
Carie: è causata dalla proliferazione dei batteri presenti nel cavo orale in seguito ad una insufficiente igiene dentale: gli zuccheri degli alimenti rimangono così attaccati alla superficie del dente e trasformati dai batteri in acido lattico che corrode lo smalto.
Tartaro: si forma in seguito a mineralizzazione della placca, con formazione di sali di calcio; la rimuove il dentista; può provocare scollamento delle gengive.
Alitosi: fastidiosa incombenza provocata da varie componenti: alimenti, fumo, alcolici, stress; si può superare con una corretta igiene orale, con l'uso di sostanze antibatteriche, curando l'alimentazione, con l'uso frequente di frutta e verdura crude, con la masticazione di una foglia di prezzemolo o salvia.
Fluoro: è un elemento molto utile, poiché protegge e rafforza i denti, rendendoli meno attaccabili dagli acidi e quindi meno sensibili alla formazione di placca e carie; si può trovare nei dentifrici medicati, oppure può essere assunto in compresse, soprattutto in età pediatrica e, sotto controllo medico, durante la gravidanza.


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